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La scomparsa di Umberto Frigerio. Il ricordo di Assofond
fonderie italiane
13/09/2021

Il fondatore delle Fonderie di Torbole si è spento a 91 anni

Rimasto precocemente orfano della madre, dopo gli studi superiori, Umberto Frigerio lavora prima come agente di commercio, poi nel 1954, affianca il padre Enrico, fondatore a sua volta delle omonime Fonderie nel 1921. Via Sostegno, via Fiume e via Trento sono prime le tappe della crescita della piccola impresa.

Nell’assumerne la guida, Umberto Frigerio abbandona le fusioni in bronzo e alluminio e si concentra sulla ghisa: beccucci per le cucine, collettori dì scarico per l'Om e dischi freno per l'Alfa (su cui viene apposto il marchio EF) segnano il salto di qualità. L'azienda si specializza sempre più nella produzione di dischi freno, prima per la Fiat poi per tutta la galassia dell'automotive.

C'è però bisogno di spazio. A metà anni Sessanta, la fonderia si trasferisce a Torbole Casaglia, dove oggi è ancora operativa. Lo stabilimento è progettato da Dario Perugini e volutamente emula le fabbriche della Fiat. Ed è qui che si pongono le basi per la maturazione di quello che oggi è un gruppo di oltre settecento dipendenti, con ricavi per 145 milioni di euro e 150mila tonnellate di fusione.

Negli anni Novanta, sarà il secondogenito Enrico ad affiancare Frigerio nel graduale passaggio di consegne.

Ricordando le grandi doti imprenditoriali, i valori e i principi, la Presidenza, il Consiglio di Amministrazione, gli Associati, la Direzione e lo staff di Assofond, partecipano con profondo cordoglio all’immenso dolore di Enrico Frigerio e della sua famiglia per la recente scomparsa.