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Il Dl Aiuti è legge: novità per i crediti d’imposta energia
22/07/2022

Cosa cambia e per chi rispetto alla formulazione originale

Con la conversione nella Legge N. 91 del Decreto Legislativo Aiuti n. 50/2022, avvenuta lo scorso 15 luglio 2022 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono state confermate le percentuali di riconoscimento del credito di imposta per l'acquisto di energia precedentemente comunicate per ogni categoria (energivori, gasivori, non energivori e non gasivori).

Le novità più rilevanti della conversione in Legge del Decreto sono:

  1. il vincolo della regola del  “de minimis”, secondo il quale un’azienda non può ricevere aiuti di Stato per oltre 200.000 € in un triennio. I crediti d’imposta sottoposti al vincolo del “de minimis” per il II° trimestre riguardano le aziende NON energivore, gasivore e non gasivore.
    Pertanto, al momento, non sono impattate da questa regola:
              le aziende energivore (per tutto il periodo);
              le aziende gasivore solo per il I° trimestre 2022 (Q1-2022).
     
  2. la facilitazione secondo la quale il fornitore ha l’obbligo di comunicare, su richiesta dell’impresa, l’incremento certificato dei costi e il credito d’imposta spettante
    L
    ’obbligo, però, vale solo per il II° trimestre 2022 (Q2-2022) per le aziende non energivore e non gasivore che si riforniscono dallo stesso fornitore nel I° trimestre 2019 e nel I° semestre 2022. Pertanto le imprese energivore, gasivore o quelle che hanno cambiato fornitore, devono invece verificare in autonomia la spettanza del credito.
    Il venditore, entro sessanta giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, quindi entro il 29 agosto 2022, invia al proprio cliente su sua richiesta, una comunicazione nella quale è riportato il calcolo dell’incremento di costo della componente energetica e l’ammontare della detrazione spettante per il secondo trimestre dell’anno 2022. Il credito potrà essere usato in compensazione  (anche frazionata) o ceduto per intero, entro il 31 dicembre 2022.

La questione del vincolo della regola del “de minimis” è soggetta alla definizione di “impresa unica”, per cui il tetto di 200.000 euro sul triennio tiene conto di tutti gli aiuti ottenuti dalle imprese appartenenti allo stesso gruppo.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti si era impegnato, con successivo Decreto, ad annullare il vincolo della regola del “de minimis”, ma vista l’attuale situazione politica, tutto è al momento ancora in sospeso.