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Le imprese “interrompibili” evitano un black-out nel Nord Italia
energia
23/05/2019

Nel pomeriggio di mercoledì 22 maggio numerose aziende che prestano il servizio di interrompibilità hanno evitato che venisse tolta l’energia elettrica nelle case degli italiani

Milano, 23 maggio 2019 – Grazie al servizio di interrompibilità, attraverso il quale numerose imprese ad alta intensità energetica autorizzano Terna, la società responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale, a “staccare” loro la corrente quando si verificano situazioni che potrebbero mettere a rischio la continuità della fornitura di energia, mercoledì 22 maggio è stato evitato un black-out che avrebbe potuto causare pesanti conseguenze in diverse regioni del Nord Italia.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 22 maggio – sottolinea Enrico Frigerio, titolare della Fonderia di Torbole e vicepresidente di Assofond, Associazione Italiana Fonderie – Terna ha interrotto per circa 45 minuti l’erogazione dell’energia elettrica a un gran numero di imprese energivore in Piemonte, Lombardia e Veneto. Il distacco, che comporta mediamente per le aziende un’interruzione della produzione di durata pari a più del triplo del periodo interrotto, ha evidentemente permesso al gestore della rete di evitare conseguenze negative per le popolazioni residenti in queste zone dove, senza il contributo delle imprese che prestano il servizio, probabilmente la corrente sarebbe stata tolta ad abitazioni, negozi, scuole”.

Introdotto in Italia nel 2003, il servizio di interrompibilità è di estrema importanza per il sistema elettrico nazionale, proprio perché può evitare il verificarsi di frequenti black-out. Ogni qualvolta si registra uno squilibrio fra il fabbisogno energetico del sistema e la disponibilità effettiva di energia da erogare Terna può, immediatamente (entro 200 millesimi di secondo) e senza preavviso, sospendere l’erogazione alle aziende che offrono il servizio di interrompibilità, che in questo modo garantiscono la sicurezza di funzionamento della rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN). Le aziende che hanno i requisiti per fornire il servizio possono partecipare ad aste periodiche indette da Terna, diventare “interrompibili” e ricevere in cambio un corrispettivo per la disponibilità al servizio e un ulteriore contributo per ogni interruzione.

“A oggi sono circa 350 le aziende italiane che offrono il servizio di interrompibilità: si tratta di imprese che impiegano potenze medie superiori a 1 MW come ad esempio fonderie, acciaierie, cartiere, industrie chimiche, della ceramica o cementifici. Quello dell’interrompibilità – sottolinea ancora Frigerio – è quindi un servizio, non un sussidio come spesso si pensa: il corrispettivo garantito alle imprese interrompibili remunera infatti delle aziende che, correndo il rischio di vedere interrotta la loro produzione per periodi di tempo non indifferenti, permettono al gestore di garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale e a tutti i cittadini di evitare i disagi connessi ai black-out.