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Anfia al Governo: serve un piano per l'auto
18/06/2020

Il presidente Scudieri: ampliare la platea di beneficiari degli incentivi
 

E sulla deriva elettrica l'automotive andrà in panne - EconomyPaolo Scudieri, presidente di Anfia - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica è intervenuto ieri pomeriggio agli Stati Generali dell’Economia, in corso a Villa Pamphilj. Secondo l'associazione è necessario attuare "con urgenza" misure che indirizzino la domanda verso le vetture più virtuose in termini di emissioni, ma allargando la platea dei beneficiari degli incentivi.
Il piano integrato di sostegno alle filiere industriali più colpite dalla pandemia da Covid-19 è un’occasione da non perdere per il rilancio del settore automotive, tra i protagonisti del nostro sistema economico con il più alto moltiplicatore sia di valore aggiunto (3,2) che occupazionale (3), superiori alla media europea – ha affermato Scudieri.
Dal momento che la ripresa del mercato gioca un ruolo fondamentale per la ripartenza del sistema produttivo italiano, è necessario attuare con urgenza misure di breve termine, che indirizzino la domanda verso le vetture più virtuose in termini di emissioni di CO2, come quelle a trazione elettrica (BEV) e ibride ricaricabili (PHEV), ma rivolgendo gli incentivi ad un pubblico più vasto e con capacità di spesa minore, al fine di favorire il rinnovo del parco e la ripresa della domanda già nel corso del 2020, mantenendo importanti benefici ambientali, anche in termini di emissioni nocive.
Per questo, da alcuni mesi abbiamo proposto un’estensione dell’ecobonus già in vigore ad una nuova fascia di emissioni, ovvero le auto ad alimentazione alternativa con emissioni medie di CO2 da 61 a 95 g/km.
Accanto a questo provvedimento, chiediamo l’istituzione di un premio temporaneo per autovetture e veicoli commerciali in stock presso i concessionari e i produttori (quelli prodotti in data antecedente al 25 marzo 2020 e accumulati sui piazzali durante il lockdown) con contestuale rottamazione di un veicolo di pari categoria da Euro 0 a Euro 4.
Infine, serve introdurre anche una misura finalizzata al supporto agli investimenti delle imprese e al rinnovo del parco dei veicoli commerciali, cioè agevolazioni per l’acquisto di veicoli commerciali fino a 12 t di massa totale a terra, favorendo le alimentazioni alternative e l’eventuale contestuale rottamazione di un vecchio veicolo. Come prevede il ‘piano rilancio’, bisogna varare subito un piano integrato di sostegno al settore automotive per salvaguardare la filiera, come hanno già fatto Germania, Francia e Spagna, ed evitare che l’Italia perda di competitività
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