Il nuovo DPCM proroga le misure di sospensione delle attività produttive dal 14 aprile fino al 3 maggio 2020, con l’impegno a valutare possibili modifiche prima di quella data ove le condizioni lo consentissero.

Poche le modifiche alla lista dei Codici ATECO, diversamente da quanto richiesto da Assofond e da Confindustria. Per quel che riguarda il settore industriale, vengono inseriti soltanto alcuni Codici del settore del legno (16), della fabbricazione di utensileria e parti intercambiabili di macchine utensili (25.73.1) e quelli relativi alla fabbricazione di componenti e schede elettroniche (26.1) e alla fabbricazione di computer (26.2). Non rientrano invece, come si sperava, le macchine per l'agricoltura (28.3).

Sono poi confermate le già note eccezioni alla sospensione: il DPCM consente la prosecuzione delle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività e dei servizi consentite.

In relazione alla "fase 2":

• È stata annunciata la firma di un decreto per istituire un gruppo di esperti (con la presenza di manager e docenti) che dialogheranno con il mondo scientifico per individuare modelli produttivi e organizzativi innovativi. Il gruppo sarà presieduto da Vittorio Colao, ex ad di Vodafone e Rcs.
• Il protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro già sottoscritto a metà marzo sarà rafforzato per consentire la ripresa. Il presidente Conte ha invitato le attività produttive a rafforzare le misure di sanificazione e messa in sicurezza richiamando anche la responsabilità dei comportamenti dei lavoratori.