Il presidente Zanardi: «Le fonderie italiane possono svolgere un ruolo attivo nello sviluppo del nucleare di nuova generazione, che aiuterà a garantire energia pulita a prezzi accessibili e stabili»
Milano, 18 luglio 2025 – All'indomani della presentazione del rapporto “Lo sviluppo dell’energia nucleare nel mix energetico nazionale”, promosso da Confindustria ed ENEA, Assofond – l’associazione nazionale di categoria che rappresenta le fonderie italiane – esprime una valutazione favorevole rispetto al rilancio del nucleare in Italia quale componente strutturale del futuro assetto energetico oltre che possibile volano per lo sviluppo della filiera.
«Il nucleare rappresenta una tecnologia abilitante per la decarbonizzazione, ma anche un presidio fondamentale per la competitività dell’industria italiana» afferma il presidente di Assofond, Fabio Zanardi. «Nel medio-lungo periodo, la disponibilità di energia a prezzi accessibili, stabili e prevedibili, come garantito dagli impianti di nuova generazione, è condizione necessaria per la sostenibilità economica dei settori a più alta intensità energetica, tra cui il nostro settore».
Fra i numerosi prodotti realizzati in fonderia, figurano anche componenti ad alta complessità tecnica per le centrali nucleari, che sono impiegati in applicazioni legate a sistemi di controllo, pompe, valvole, schermature e supporti strutturali. La filiera italiana dispone già oggi di competenze tecnologiche, capacità impiantistiche e standard qualitativi conformi ai requisiti dell’industria nucleare.
«Anche se ad oggi il mercato nucleare rappresenta un ambito specialistico e di nicchia – prosegue Zanardi – il ritorno del nucleare in Italia aprirebbe nuovi scenari industriali, offrendo alle aziende che hanno già investito in innovazione e certificazioni l’opportunità di contribuire allo sviluppo di una filiera nazionale sicura, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Inoltre, un programma nazionale coerente e di lungo periodo, con obiettivi certi e regole stabili, consentirebbe alle fonderie italiane di inserirsi in modo più strutturato nella catena del valore nucleare, contribuendo a rafforzare la domanda interna e a generare ricadute industriali dirette sul territorio».
Tra le imprese già attivamente coinvolte figura Safas S.p.A., fonderia specializzata nella realizzazione di getti speciali in acciaio con sede in provincia di Vicenza e tra i principali produttori europei di componenti fusi per applicazioni nucleari. «Operiamo da anni nella realizzazione di getti destinati ai circuiti primari e secondari degli impianti per la produzione di energia nucleare, con produzioni altamente specializzate e sottoposte a rigidi protocolli di controllo qualità» dichiara Matteo Pasqualotto, A.D. di Safas. «Con oltre quarant’anni di esperienza nel settore abbiamo contributo negli anni alla realizzazione del programma nucleare francese e tedesco, e prodotto particolari destinati alle centrali nucleari di tutto il mondo. Oggi, grazie al nostro know-how, produciamo corpi pompa per circuiti primari di raffreddamento delle centrali nucleari di ultima generazione».