Il presidente di Assofond intervistato da Siderweb

«Stiamo registrando una domanda in rallentamento. Tuttavia non essendoci, almeno per il momento, prospettive di recessione entro il 2023, il calo è probabilmente imputabile a smaltimento scorte lungo la filiera, situazione che ci fa sperare di poter ritrovare una domanda più tonica a partire dal prossimo autunno. Volatilità, costi energetici e inflazione restano però elevati, non abbassiamo la guardia».

Queste le parole del presidente di Assofond, Fabio Zanardi, intervistato da Siderweb in occasione di Made in Steel, la Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell’acciaio. Zanardi ha fatto il punto sull'andamento del settore delle fonderie, sulle prospettive per i prossimi mesi, sulla crisi energetica e sul percorso verso la decarbonizzazione.

«II settore - ha spiegato - ha fatto segnare un buon primo trimestre, mentre oggi c'è un calo fisiologico della domanda, spiegabile forse con il fatto che, dopo la corsa agli accaparramenti del 2022, diversi clienti hanno già molto prodotto in casa. Lo scenario attuale, ad ogni modo, si conferma di forte volatilità, con tutti i rischi a essa connessi, come dimostrano l’andamento delle materie prime, di quelle ausiliarie e delle subforniture che ancora sono nel pieno del trend inflativo che abbiamo conosciuto nel 2022».

L'intervista integrale è disponibile di seguito.