Secondo l'analisi di siderweb, i prezzi di materie prime e prodotti siderurgici sono in assestamento o in lieve ribasso in Italia
Anche il consumo apparente di acciaio della Cina (che comprende cioè il ciclo delle scorte) è previsto in crescita quest’anno: del 7% tendenziale, arrivando a 955 milioni di tonnellate. Non è dato sapere, al momento, «quanto questo consumo sia figlio di una ripresa organica e quanto invece sia supportato da massicci investimenti statali». Il rischio è lo scoppio di una bolla che riverserebbe anche in Europa milioni di tonnellate di acciaio prodotto in overcapacity.
Per ora «il mercato europeo è stabile - ha spiegato Norsa -. I produttori sono stati abili a controllare il livello della fornitura: dei 18 altiforni fermati a causa della pandemia, a oggi solo la metà è ripartita, con una ripresa della produzione che non è stata così forte da rischiare l’overproduction, restando in linea con l’andamento della domanda. Nessuno dei grandi produttori (Germania, Italia, Francia e Spagna) è ancora tornato ai livelli pre-virus; in Cina invece siamo già abbondantemente sopra».
Per quanto riguarda i prezzi, si assiste a una tendenza di assestamento o leggeri ribassi, dopo gli aumenti generalizzati delle scorse settimane. È la tendenza che sta dominando il mercato nazionale e globale di materie prime e prodotti siderurgici. A spiegarlo, nei dettagli, è stato il Chief Analyst & Partner di siderweb Achille Fornasini. Un’analisi che ha trovato d’accordo gli spettatori al webinar, che hanno risposto in tempo reale al sondaggio di siderweb: il rottame è stato dato in aumento, a fine mese, di circa 2 euro la tonnellata. Stabilità prevista anche per il tondo per cemento armato (+1,2 euro/t). Più marcato l’aumento atteso per i coils a caldo: quasi 5 euro/t.
Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito di siderweb.