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CCI: il Controllore Centrale di Impianto per affrontare i nuovi obblighi di Osservabilità
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24/03/2022

Gli impianti in media tensione con potenza maggiore o uguale a 1MW devono adeguarsi entro il 31.01.2024

Con la delibera 540/2021/R/eel di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti) è stato introdotto l’obbligo di dotarsi del Controllore Centrale di Impianto per gli impianti connessi in media tensione con una potenza di produzione di energia elettrica maggiore o uguale a 1 MW.

Questo provvedimento coinvolge più di 10 GW di potenza installata sul territorio italiano e l'adeguamento dovrà essere eseguito entro il 31 gennaio 2024.

Come adeguare quindi l’impianto?
Per adeguarsi è quindi necessario installare un Controllore Centrale di Impianto (CCI), in modo da inviare con una cadenza di 4 secondi i propri dati di produzione e consumo al DSO e al TSO.

Il CCI di Energy Team permette sia di monitorare la produzione che controllare l’impianto per un’eventuale futura partecipazione ai progetti pilota indetti dal distributore, rendendolo così un attore attivo nel bilanciamento della rete (sotto adeguata remunerazione). Il Controllore parla, da un lato, con le unità di produzione sottese all’utenza, dall’altro con il distributore attraverso uno specifico protocollo di comunicazione, il 61850 Secure. Tutte le specifiche dell’apparato si trovano all’interno della norma CEI di riferimento, la 0-16, nello specifico negli allegati O e T della Norma.

Cosa succede agli impianti esistenti?
Per gli impianti esistenti l’Autorità ha previsto l’erogazione di un contributo forfettario per il loro adeguamento; l’entità del contributo varia in base alle tempistiche di adeguamento: prima ci si adegua e maggiore sarà il contributo. Nello specifico il corrispettivo è stato fissato a:

  • 10.000€ se gli interventi di adeguamento vengono completati entro il 31 marzo 2023;
  • 7.500€ se gli interventi di adeguamento vengono completati entro il 30 giugno 2023;
  • 5.000€ se gli interventi di adeguamento vengono completati entro il 30 settembre 2023;
  • 2.500 se gli interventi di adeguamento vengono completati entro il 31 gennaio 2024.

Per impianti esistenti, si intendono quelli entrati in esercizio entro il 30/11/2022.

Cosa succede ai nuovi impianti?
Per gli impianti nuovi, quelli che entreranno in esercizio a partire dopo il 30/11/2022, non è previsto alcun contributo, perché per loro il Controllore Centrale d’Impianto dovrà già essere presente nella fase messa in servizio.

Per affrontare l’adeguamento degli impianti al meglio e non rischiare di perdere i contributi dell’Autorità, è necessario rivolgersi a un partner esperto, che sia in grado di fornire il supporto adeguato, lungo tutto il processo.

Energy Team ha previsto per i propri clienti un servizio nel quale, oltre alla fornitura degli apparati necessari, sono previste anche tutte le attività di interfacciamento sia con il distributore sia con l’Autorità per garantire la presentazione di tutta la documentazione necessaria all’adeguamento e ottenimento del contributo.

Grazie ai nostri esperti possiamo anche prevedere consulenze per un aggiornamento continuo sulla normativa vigente e sulle possibili opportunità di realizzare ricavi tramite i servizi per il DSO.

Per approfondire gli Obblighi di Osservabilità è online la puntata del podcast di Falck Renewables – Next Solutions con l’intervista a Martina Ravasi, Technical and Regulatory Senior Consultant di Energy Team.

Per ulteriori informazioni visita il sito di Energy Team.