Indietro Confindustria: con guerra e caro delle materie prime, crescita a rischio

Confindustria: con guerra e caro delle materie prime, crescita a rischio
9/05/2022

Nuova indagine rapida sulla produzione industriale

Il Centro Studi Confindustria prevede una contrazione della produzione per tutta la primavera e anticipa un indebolimento del PIL nel secondo trimestre. Motivo: la guerra in Ucraina e le pressioni sui prezzi.
Nell’ultima Indagine rapida, gli analisti dell'Associazione di Viale dell'Astronomia anticipano così una contrazione della produzione per marzo (-2%) ed aprile (-2,5%) dopo il rimbalzo registrato a febbraio (+4%), che ha seguito la caduta di gennaio (-3,4%) e dicembre (-1%). Il primo trimestre dovrebbe dunque chiudersi con un calo della produzione dell'1,6% rispetto al quarto trimestre del 2021. E l'ulteriore calo della produzione di aprile - sottolinea il CSC - rischia di "pregiudicare" la dinamica del PIL del secondo trimestre, dopo la flessione del primo.
"Continuano ad incidere - si sottolinea - fattori che ostacolavano l'attività produttiva italiana già prima della guerra (rincari delle materie prime, scarsità di materiali) e anzi "l'insufficienza percepita di impianti e/o materiali si è significativamente acuita".
Per l'export e gli ordini in genere si confermano giudizi negativi. "La percentuale di imprese manifatturiere che hanno segnalato difficoltà in termini di costi e prezzi più elevati e tempi di consegna più lunghi è rimasta elevata", segnala il CSC, indicando che si registra anche "una sensibile diminuzione nei giudizi e nelle attese sugli ordini (sia interni che esteri, questi ultimi in area di contrazione dopo cinque mesi consecutivi di espansione) e nei giudizi e nelle attese sui livelli di produzione delle imprese manifatturiere, il cui valore non toccava livelli così bassi da marzo dello scorso anno".
 

Consulta QUI la versione integrale dell'Indagine rapida