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Confindustria: il 2025 parte con energia cara e timori dazi. Timida ripresa dell'industria
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20/01/2025

Pubblicata la prima "Congiuntura flash" dell’anno

Il 2025 si apre con prezzi dell'energia in aumento, "che pesano su inflazione e costi delle imprese, e timori di dazi che inciderebbero sull'export, già debole". È quanto scrive il Centro Studi di Confindustria nella prima congiuntura flash del 2025, secondo cui "nel quarto trimestre 2024, la dinamica del Pil in Italia è stata fiacca. “Salgono i servizi mentre per l'industria vi sono "timide luci", si legge ancora nel documento. “In calo gli investimenti, nonostante l’altrettanto calo dei tassi, che alleggerisce le condizioni finanziarie, e l'attuazione del Pnrr”.
Il centro studi sottolinea come l'aumento del prezzo del gas metta in difficoltà l’industria comunque in affanno. Confindustria ricorda infatti come "solo alcune imprese siano protette da contratti di fornitura di medio-lungo termine, che rimandano il rincaro". Per questi motivi Viale dell'Astronomia torna a chiedere di rompere la correlazione fra prezzo dell'elettricità e del gas.

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