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Economia circolare e risorse umane: il progetto Chromafor
31/03/2022

Cofinanziato dal programma Erasmus+, coinvolge il settore delle fonderie

Applicare modelli di economia circolare alla gestione delle risorse umane, evitando sprechi e abbattendo i costi dovuti al reperimento delle risorse umane, riciclando, riutilizzando e valorizzando competenze. È a questo obiettivo che risponde il progetto europeo "Chromafor, skills and competencies for a circular human resources management in the foundry sector", supportato anche da Assofond.

Il settore delle fonderie è all'avanguardia nell'applicazione di un sistema economico circolare: il processo produttivo è infatti già di per sé caratterizzato dalla circolarità, dato che la maggior parte dei materiali di carica dei forni è costituito da rottame che viene così reimpiegato per dar vita a nuovi prodotti. Inoltre, l'applicazione dei principi dell'economia circolare si sta sempre di più estendendo anche ad altre fasi del processo: basti pensare alle sabbie e terre utilizzate per la formatura dalle fonderie che realizzano fusioni in forma a perdere che, oltre a essere in larga parte reimpiegate nel processo produttivo, possono fungere da eccellente "materia prima seconda" in luogo di sabbie e terre vergini in tutti i settori produttivi che utilizzano inerti naturali, come ad esempio la produzione di cemento, ceramica o vetro. Proprio per favorire questo riutilizzo, Assofond ha partecipato a un tavolo tecnico organizzato da Regione Lombardia che ha permesso la redazione di linee guida per il riutilizzo di sabbie e terre applicabili in tutta Italia.

La transizione verso un’economia circolare sottopone del resto le aziende a sfide non solo economiche, ma anche in termini di abilità e competenze che attualmente non sono presenti nella forza lavoro. Per questo motivo, la transizione verso un’economia circolare richiede un nuovo approccio anche nella gestione delle risorse umane.

Il progetto europeo CHROMAFOR, cofinanziato dal Programma Erasmus + dell’Unione Europea, supporta le fonderie europee nella transizione da un modello di gestione delle risorse umane lineare e tradizionale a un modello di gestione delle risorse umane circolare, al fine di favorire la rigenerazione di abilità e competenze dei lavoratori e incoraggiare l’evoluzione a un’economia circolare e sostenibile sia per l’azienda e i lavoratori, sia per i modelli organizzativi applicati.

La rete di progetto è rappresentata da 4 diversi paesi partner (Spagna, Paesi Bassi, Italia e Turchia) e coinvolge Asociacion de Fundidores del Pais Vasco y Navarra, Fondo Formacion Euskadi SLL, Università Telematica Internazionale Uninettuno, AFOL Metropolitana, Turkish Foundry Association, Istanbul Teknik Universitesi e Inthecity Project Development.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del progetto a questo link.