L’emergenza provocata dal Coronavirus ha subito una rapida escalation: di seguito le disposizioni delle autorità e le raccomandazioni per le imprese (aggiornamento 03.03.2020 h. 12)
DPCM 1 marzo 2020 con misure di contenimento e gestione dell'emergenza
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di domenica 1° marzo il DPCM che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza e ne introduce di nuove, articolandole in base alle aree geografiche d'intervento. In particolare:
- nei Comuni della zona rossa (dieci in Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini e uno in Veneto, Vò), viene prevista - tra l'altro - la sospensione delle attività lavorative per le imprese ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, nonché di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare o a distanza; la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati nel comune o nell’area interessata
- nelle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e nelle Province di Pesaro-Urbino e di Savona, scuole, uffici e imprese possono restare aperti nel rispetto però delle norme cautelative e di contingentamento. Il provvedimento prescrive inoltre l’obbligo di mantenimento di una distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i locali pubblici, accompagnata da misure che evitino gli assembramenti
- nel resto del territorio nazionale - oltre a misure di informazione e di prevenzione - viene estesa la possibilità di applicare la modalità di “lavoro agile”, per la durata dello stato di emergenza (al momento prevista fino al 31 luglio 2020) dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti. Gli obblighi di informativa di cui all'art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro. L'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020 è soppresso.
DL a sostegno delle attività economiche danneggiate dall'emergenza
Il Consiglio dei Ministri del 28 febbraio ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Di seguito una sintesi delle principali misure:
- nei comuni della cd zona rossa, sospensione di versamenti e bollette dovuti fino al 30 aprile; dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese per un periodo di 12 mesi; del pagamento dei diritti camerali
- misure di sostegno a famiglie, lavoratori dipendenti e autonomi e di potenziamento degli ammortizzatori sociali per le unità produttive operanti nella “zona rossa” e per i lavoratori ivi domiciliati come: cassa integrazione ordinaria; possibilità di sospensione della Cassa integrazione straordinaria e sostituzione con Cassa integrazione ordinaria; cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro del settore privato che non possano beneficiare dei vigenti strumenti di sostegno al reddito
- misure in favore dei soggetti che risentono delle conseguenze, anche indirette, dell’emergenza sanitaria: incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le Pmi e, per 12 mesi, la garanzia della priorità della concessione del credito a quelle operanti nella “zona rossa”; incremento di 350 milioni di euro dei fondi destinati al sostegno delle imprese esportatrici; proroga per tutte le Pmi al 15 febbraio 2021 degli obblighi sulle segnalazioni di allerta per prevenire le crisi di impresa
- settore turistico: sospensione dei versamenti di ritenute e contributi fino al 31 marzo per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator; specifiche forme di compensazione per gli utenti che non abbiano potuto viaggiare da e per la “zona rossa” o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione del COVID-19 disposte dalle autorità italiane o straniere.
Ordinanza della Protezione Civile per la sospensione dei mutui
L'Ordinanza della Protezione Civile n. 642 del 29 febbraio scorso prevede il diritto di richiedere alle banche, previa autocertificazione, la sospensione delle rate dei mutui per i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici ubicati nella zona rossa, ovvero strettamente connessi alla gestione di attività di natura commerciale ed economica (anche agricola) in relazione alla quale si ha la sede operativa nei medesimi comuni. Le imprese dovranno indicare nella richiesta il danno subito e la tipologia di sospensione, optando tra l'intera rata o la sola quota capitale.
Raccomandazioni per le imprese
- Esporre in luoghi ben visibili o distribuire le regole di comportamento raccomandate dall’Istituto Superiore di Sanità (disponibile per il download in calce)
- Invitare il personale dipendente a comunicare alla direzione:
- sintomi di febbre, tosse, difficoltà respiratoria, mal di gola, raffreddore, sintomatologia simil-influenzale
- contatti con persone tornate dalla Cina negli ultimi 14 giorni
- contatti con persone provenienti dai comuni inclusi nella c.d. zona rossa o da altre aree a rischio contagio
- Favorire, ove possibile, il lavoro agile in modo da limitare trasferimenti e viaggi dei dipendenti
- Privilegiare, per quanto possibile, le riunioni via video/audio conferenza
- Evitare trasferte se non assolutamente necessarie
- Permettere, laddove possibile e in ottemperanza alla normativa in vigore per il trattamento dei dati personali, a personale dipendente, non dipendente, esterni, visitatori, fornitori, clienti, ecc la misurazione della temperatura corporea all’ingresso in azienda, mettendo a disposizione dei termometri adatti allo scopo. Nel caso in cui si volesse disporre l'obbligo di misurazione, è opportuna la presenza del medico aziendale, che dovrà rilasciare modulo di consenso al trattamento dei dati personali e misurare la temperatura in luogo riservato
- Rafforzare il filtro di ingresso in azienda (reception/portineria), per l’accesso o il passaggio di personale non dipendente, esterni, visitatori, fornitori, clienti, ecc.
- Per il personale non dipendente e gli esterni, può essere utile mettere a disposizione una scheda di autodichiarazione (disponibile per il download in calce), circa gli spostamenti all’estero, in Italia, in comuni oggetto di Ordinanza ministeriale e/o possibili contatti con persone incontrate provenienti da zone a rischio, negli ultimi 15 giorni
- Limitare al massimo la permanenza in azienda di personale non dipendente e limitarne l’accesso alle sole aree in cui la presenza è strettamente necessaria