Indietro Lo stop alle auto a benzina e diesel e le perplessità delle fonderie

Lo stop alle auto a benzina e diesel e le perplessità delle fonderie
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10/03/2023

Il presidente Zanardi ne ha parlato in un'intervista con RiEnergia

«Da ormai molto tempo sosteniamo che la strada intrapresa dall’Europa debba essere attentamente considerata», ha dichiarato alla rivista online RiEnergia il presidente di Assofond, Fabio Zanardi, in merito al processo di transizione ecologica definito dall'Unione europea. «Se da un lato è pienamente condivisibile l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero per le autovetture, dall’altro non sono ancora del tutto chiari i reali benefici ambientali che potranno essere concretamente raggiunti. Infatti, sono ancora forti i dubbi sull’impronta ambientale complessiva di un parco auto completamente elettrico in termini di estrazioni minerarie, smaltimento delle batterie a fine vita, creazione di una rete elettrica capace di soddisfare il fabbisogno di ricarica per centinaia di milioni di veicoli in circolazione».
Dopo l’approvazione definitiva, da parte del Parlamento europeo, dell'accordo raggiunto con il Consiglio sugli obblighi di azzeramento delle emissioni di CO2 per nuove auto e nuovi furgoni immatricolati a partire dal 2035, il voto finale previsto in Consiglio è stato rinviato a causa delle posizioni contrarie di alcuni Paesi, fra cui l’Italia.
Le perplessità sono principalmente legate alla scelta di indirizzare la transizione, di fatto, verso la sola mobilità elettrica, con la conseguente messa al bando di motori endotermici. Infatti, grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni e alla possibilità di essere alimentati con biocarburanti ed e-fuel, questi potrebbero affiancare le auto elettriche e rappresentare una valida alternativa per certe tipologie di utenti.

A questo link è disponibile la versione integrale dell'intervista.