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Sostenibilità: un percorso formativo ad hoc per le fonderie
14/04/2023

Oltre 100 ore di lezione per capire come muoversi nel mondo di oggi

Da ormai molti anni Assofond è concentrata sulla diffusione della consapevolezza di quanto la capacità di misurare gli impatti ambientali e di comunicare efficacemente e in maniera trasparente i risultati ottenuti in quest’ambito possano rappresentare un importante vantaggio competitivo per le imprese del settore.

In quest’ottica si inserisce un nuovo percorso formativo che Assofond ha sviluppato per le fonderie associate. Tramite la collaborazione con Università, centri di formazione di Confindustria territoriali e centri di consulenza, è stato creato un gruppo di docenti altamente specializzati sulla transizione ecologica per supportare le fonderie. A oggi è stato avviato un primo progetto sperimentale, partito a luglio del 2022 e che si concluderà a fine maggio 2023 su un bando Fondimpresa che ha permesso a dodici fonderie lombarde di accedere alla formazione gratuitamente.

Il percorso formativo si compone di sette moduli distinti, per un totale di 104 ore di formazione:

  • Il primo modulo (24 ore) propone un corso di base sull’LCA (Life Cycle Assessment) e prevede un affiancamento per la rilevazione dei dati sui flussi materiali dell’impresa e la loro trasformazione in “dati contabili ambientali” applicando la metodologia LCA. Al termine del modulo, l’impresa avrà un report che definirà la sua impronta ambientale e una base per le certificazioni di tutti i tipi (come ad esempio la certificazione Made Green in Italy).
  • Il secondo modulo, di 16 ore, è dedicato al tool di Ecoprofile per il getto grezzo di ghisa ideato da Assofond per permettere alle fonderie di effettuare in autonomia il calcolo semplificato dell’impronta ambientale dei getti. Il tool consente alle imprese di identificare le principali categorie di impatto e il peso percentuale che ciascuna fase del processo produttivo ha per ogni categoria, rendendo così più agevole la valutazione di potenziali interventi di miglioramento. Attraverso il tool, infatti, si può comprendere come si modificano gli impatti ambientali quando si modificano elementi di processo (componenti della carica, resine, additivi, etc.) o si fanno nuovi investimenti. La fonderia può così comprendere come misurare effettivamente i miglioramenti ambientali generati nel quadro della propria strategia di transizione ecologica, che le ore di formazione aiutano notevolmente a definire.
  • Il terzo modulo, anch’esso di 16 ore, è dedicato al green marketing e a come utilizzare i dati sull’impronta ambientale dei prodotti per rispondere in maniera esaustiva alle richieste che molto spesso i clienti richiedono ai propri fornitori sulle policy ambientali adottate e gli impatti delle attività produttive. Quali strumenti utilizzare per la comunicazione di indicatori complessi? Nell'ambito del modulo vengono proposti tool di equivalenza, benchmark comparativi e temi chiave di riferimento. Viene inoltre proposto un focus specifico sul greenwashing e su come evitarlo.
  • Il quarto modulo (8 ore) è dedicato alla tassonomia sulla finanza sostenibile ed è finalizzato a spiegare come comunicare al sistema bancario i processi di transizione messi in atto.
  • Il quinto modulo (16 ore) è dedicato alle certificazioni ambientali vigenti, con un focus specifico su quelle più utili alle singole imprese in base ai mercati clienti di riferimento. Utilizzando il report di impronta ambientale predisposto nel corso “Sviluppo di un modello LCA/PEF per l’impresa” si approfondiscono le certificazioni come: Made Green in Italy, ISO 14067, EPD, Remade in Italy.
  • Il sesto modulo (8 ore) è dedicato alle nuove policy europee sulle questioni ambientali e alle politiche future: la COP 26 di UNCCC e la “Fit to 55” della UE svilupperanno infatti policy complesse nel prossimo decennio, che condizioneranno profondamente il mercato. Nel modulo vengono approfonditi i principali driver di questo cambiamento.
  • L'ultimo modulo (16 ore) è dedicato allo sviluppo dei Rapporti di Sostenibilità in accordo con la direttiva UE sulla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive): l’Unione europea ha infatti esteso notevolmente il perimetro delle imprese obbligate a pubblicare un rapporto di sostenibilità, che dovrà essere verificato da un ente di certificazione. La costruzione questo rapporto deve seguire precisi standard che riguardano tutta la dimensione ESG dell’impresa (Environmental, Social and Governance). In questo modulo si approfondiscono i principi in base ai quali questo report dovrà essere costruito, i format principali da seguire e come impostare una strategia di gestione per gli anni successivi.

Un percorso come quello proposto dall’associazione – che può essere frequentato dalle fonderie interessate sia sfruttando il proprio conto formazione sia presentando il progetto formativo in occasione di avvisi di conto di sistema eventualmente pubblicati dal fondo interprofessionale di riferimento – permette non solo di acquisire una competenza approfondita sui temi della sostenibilità ambientale e sulle modalità di calcolo dell’impronta ambientale dei prodotti, ma anche di comprendere come le evoluzioni normative stiano influenzando (e sempre più influenzeranno in futuro) il mercato e quanto il green marketing e la comunicazione ambientale possano essere decisivi per garantire un vantaggio competitivo in particolar modo nell’ambito di mercati di riferimento particolarmente esigenti sotto questo punto di vista.

Last but not least, il percorso formativo permette anche di acquisire dimestichezza con il tool di ecoprofile per il calcolo dell’impronta ambientale del getto grezzo di ghisa e di elaborare un report LCA che può mettere l’azienda nelle condizioni di accedere al marchio Made Green in Italy.

La capacità di utilizzare il tool e la possibilità di ottenere la certificazione mettono in grado le imprese di rispondere alle esigenze della finanza sostenibile e di porsi verso i clienti con una grande forza competitiva.
Con questi strumenti, la fonderia può dotarsi di una certificazione ambientale molto innovativa a un costo contenuto e, inoltre, si mette nelle condizioni di poter adottare strategie commerciali e di comunicazione molto efficaci. Molte aziende stanno ricevendo pressioni di clienti affinché compilino questionari su come stanno affrontando la transizione ecologica e indichino quali impatti generano i prodotti che comprano da loro: con questi strumenti e qualche investimento limitato è possibile dare delle risposte forti e, spesso, anticipare le richieste dei clienti stessi.