Indietro Svolta sostenibile per le ex Fonderie Tacconi

Svolta sostenibile per le ex Fonderie Tacconi
fonderie italiane
27/04/2021

L'azienda, ora denominata F.A. S.p.a, è guidata da Alvano Bacchi

Alvano Bacchi, già conosciuto per i suoi precedenti successi immobiliari e per l’esperienza in 3M, acquisisce il Gruppo FOM Fonderie Tacconi nel 2019, costituendo l’attuale F.A. spa.

Sotto la guida di Alvano Bacchi le Fonderie vengono rivoluzionate e grazie alla digitalizzazione degli impianti oltre a ottimizzare la produzione vengono introdotti strumenti per il campionamento mensile dei metalli e delle sostanze chimiche così da monitorare l’impatto ambientale degli stabilimenti e poter intervenire con prontezza in caso di necessità. Dal posizionamento di sensoristica specifica (smart sampler) per il campionamento mensile dei metalli e sostanze chimiche così da tenere sotto controllo i livelli e poter intervenire in modo mirato e tempestivo in caso di necessità.

Dal suo ingresso nelle fonderie, Alvano Bacchi partecipa al dibattito sorto negli anni riguardo l’impatto ambientale degli stabilimenti: il “Caso Tacconi”. Un Tavolo Interistituzionale nato dalle pressanti richieste di un comitato dei cittadini, preoccupati per l’incidenza degli stabilimenti sul territorio, dove si trova anche il complesso turistico-religioso del comprensorio assissano.

Alle preoccupazioni di coloro che vogliono tutelare le caratteristiche ambientali della zona si contrappongono però quelle di chi vuole tutelare la rilevanza socio economica delle Fonderie, che incidono fortemente sul livello occupazionale dell’area.

Sotto la guida di Bacchi le Fonderie Tacconi sono infatti un punto di riferimento per le immediate vicinanze, impiegando centinaia di dipendenti, ma anche a livello nazionale e internazionale per le fusioni di componentistica complessa in acciaio e ghisa e rappresenta la quota più consistente del mercato automotive in Italia.

Alvano Bacchi risponde alle preoccupazioni di tutti avviando un rinnovamento profondo degli impianti, posizionando sensoristica smart per l’analisi delle emissioni e avvalendosi della consulenza di esperti per il posizionamento di deposimetri in punti strategici, nelle prossimità dello stabilimento, per il rilevamento di polveri depositabili. Infine, predispone la possibilità di programmare interventi di biomonitoraggio ambientale attraverso analisi dendrochimica, rendendo disponibili i risultati agli esperti del Tavolo, in totale trasparenza e ottenendo la fiducia del territorio per la sua governance innovativa.

Oltre all’avvio immediato di rinnovamento presso gli stabili dell’azienda, Alvano Bacchi sottoscrive nel 2019 un accordo in cui si impegna a presentare, con cadenza trimestrale, presso il Comune di Assisi i dati raccolti sulle emissioni degli impianti. Rilevazioni possibili grazie al monitoraggio consentito dalla nuova centralina posizionata nel 2020.

Il positivo andamento dei valori rilevato dall’inizio del mandato di Alvano Bacchi hanno rassicurato ulteriormente il territorio, dimostrando l’impegno dell’imprenditore umbro, nonché la giusta visione messa in atto con la sua governance innovativa.