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Silvano Squaratti

Direttore generale

Sanzioni contro la Russia

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Ulteriori misure adottate dalla Ue nell’ambito dell’ottavo pacchetto di sanzioni di ottobre
17/10/2022

Il 6 ottobre la Ue ha adottato un nuovo pacchetto di misure a seguito dell’intensificarsi dell’aggressione militare e delle ulteriori azioni illegali nei confronti dell’Ucraina, tra cui la minaccia dell’uso di armi di distruzione di massa, l’avvio di una mobilitazione parziale e l’organizzazione di referendum per l’annessione di parti dei territori occupati in territorio ucraino.

Il pacchetto si compone di quattro Regolamenti (1903/2022; 1904/2022; 1905/2022; 1906/2022) e tre Decisioni (1907/2022; 1908/2022; 1909/2022) che integrano e modificano i provvedimenti di base: i Reg. (UE) 833/2014 (e s.m.i.), n. 269/2014 (e s.m.i.), n. 263/2022 e le Decisioni n. 145/2014, n. 266/2022 e n. 512/2014.

Fra le principali novità figura il divieto di trasporto marittimo di greggio (a decorrere dal 5 dicembre 2022) e di prodotti petroliferi (dal 5 febbraio 2023) originari o esportati dalla Russia da parte di vettori Ue verso Paesi terzi, cui sarà consentito derogare se il prezzo di acquisto rientrerà in un massimale di prezzo (price cap) le cui modalità di fissazione verranno stabilite da una nuova Decisione del Consiglio. 

Viene ampliata la portata del divieto all’import dei prodotti della siderurgia, che, dal 30 settembre 2023, si estende ai prodotti ferrosi e siderurgici trasformati in un paese terzo se incorporanti i prodotti ferrosi e siderurgici originari della Russia (All. XVII, Reg. 833/2014). Con queste ulteriori restrizioni e con poche eccezioni, ancorché differito nel tempo, l’embargo all’import di settore diviene pressoché totale.

Viene inoltre esteso l’elenco dei prodotti il cui import è sottoposto a restrizioni, includendo ulteriori prodotti dei settori cartario, materiali di base per la gioielleria, macchinari, prodotti chimici, manufatti del tabacco, plastica e prodotti cosmetici.

Per quanto è dell’export verso la Russia, per limitare ulteriormente le sue capacità militari, viene esteso l’elenco di beni e tecnologie suscettibili di contribuire al rafforzamento militare, della difesa e della sicurezza, includendo beni dell’aviazione, componenti elettroniche e sostanze chimiche specifiche, tra cui agenti nervini, ad armi da fuoco civili e loro componenti e beni utilizzabili per la pena di morte o la tortura.

Il divieto di fornire determinati servizi di assistenza tecnica e finanziaria alla Russia viene esteso a quelli di architettura, ingegneria, e consulenza informatica e legale.

Nell’ambito delle misure soggettive, è ampliata la lista dei soggetti “designati”, includendo individui ed enti che hanno avuto un ruolo nell'organizzazione dei referendum nei territori occupati, del settore della difesa e della disinformazione, che in totale ammonta ora a 1262 soggetti e 118 entità. Viene introdotto un ulteriore criterio per la designazione di soggetti, entità e organismi che favoriscono l’elusione o l’aggiramento delle sanzioni.

Viene inoltre vietato ai cittadini Ue di ricoprire incarichi negli organi direttivi di determinate persone giuridiche, entità o organismi di proprietà o controllati dallo Stato russo.

Il divieto di fornitura di portafogli di criptovalute, account o servizi di custodia a persone e residenti russi, diviene totale, indipendentemente dal loro valore.

Infine, con l’ottavo pacchetto, l'ambito geografico delle restrizioni applicate agli oblast di Donetsk e Luhansk, viene esteso anche a quelli di Zaporizhzhia e Kherson.

La nota di aggiornamento curata da Confindustria, disponibile al link di seguito, illustra e approfondisce le nuove misure.