Gli ultimi dati diffusi dall'Istat sull'andamento del PIL dipingono un Paese a due velocità: quello in declino dell'industria e quello in esplosione del turismo e dei servizi.  
Il presidente di Assofond Fabio Zanardi, intervistato da Federico Fubini sul Corriere della Sera, ha commentato la difficile situazione delle fonderie e di tutta la manifattura italiana e le ripercussioni che il rischio deindustrializzazione porta con sè.
Se, infatti, il totale "servizi meno industria" è ancora positivo (+0,2% il Pil nel secondo trimestre), le incognite legate al motore di questa crescita non sono poche, come evidenziato dall'autore dell'articolo: "Affidarsi solo al turismo significa accettare un numero fuori proporzione di posti precari, mal pagati e poco qualificati. Puntare solo sul commercio estero lascia il fianco scoperto all'aggravarsi delle tensioni geopolitiche [...]. La chiave per il Paese è nei costi dell'energia, da ridurre per famiglie e imprese".