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Assofond: il 5 luglio a Treviglio (BG) il convegno “La fonderia oggi e domani: sostenibile, circolare, sociale”
economia e finanza
25/06/2019

Dalle 10:30 l’assemblea pubblica di Assofond sarà dedicata alla sostenibilità e all’economia circolare. Presenti il viceministro dello Sviluppo Economico Dario Galli e il presidente della Commissione industria del Senato Gianni Girotto

Milano, 25 giugno 2019 – Si terrà venerdì 5 luglio a Treviglio (BG), presso il Centro Clienti SAME – Sede Centrale SDF di via Francesco Cassani, l’assemblea annuale degli associati Assofond, l’Associazione Italiana Fonderie, che rappresenta in seno a Confindustria le imprese dell’industria fusoria italiana.

Come da tradizione, anche quest’anno all’assemblea privata si affianca un convegno pubblico, dal titolo “La fonderia oggi e domani: sostenibile, circolare, sociale”, durante il quale relatori del calibro di Andrea Beretta Zanoni, economista dell’Università di Verona, Roberto Cavallo, divulgatore scientifico RAI e Carlo Galimberti, docente presso l’Università Cattolica di Milano, approfondiranno i concetti più importanti legati ai vari ambiti dello sviluppo sostenibile, sottolineando il ruolo che le scelte legate alla sostenibilità e alla sua efficace comunicazione rivestono oggi per il successo di un'azienda.

Durante la giornata sarà inoltre approfondita e analizzata la congiuntura economica attuale, con particolare riferimento alla realtà delle fonderie italiane, facendo il punto sull'andamento del comparto nell'ultimo anno e sulle prospettive per i prossimi mesi.

In conclusione, una tavola rotonda cui parteciperanno il Viceministro dello Sviluppo Economico, on. Dario Galli, e il Presidente della Commissione industria del Senato, sen. Gianni Girotto, sarà occasione di confronto fra il mondo imprenditoriale e quello istituzionale, per discutere del presente e del futuro della fonderia italiana.

«Abbiamo scelto ancora una volta di parlare di sostenibilità e di economia circolaresottolinea il presidente di Assofond Roberto Ariottiperché riteniamo fondamentale rendere evidente a tutti come il nostro settore contribuisca in maniera decisiva alla transizione verso un sistema economico circolare. Nelle fonderie si riciclano e riutilizzano grandi quantità di rottami metallici, rendendo così possibile un meccanismo virtuoso di recupero degli scarti che evita il ricorso all’estrazione di materia prima vergine. Le sfide che abbiamo davanti per un domani più sostenibile ci mettono però nelle condizioni di chiedere di più ai nostri interlocutori istituzionali – prosegue Ariotti. Ci sono ancora infatti molte incertezze normative, come gli attesi decreti sull’end of waste, che limitano la possibilità di valorizzare appieno la circolarità del settore causando danni all’ambiente e alle fonderie che devono smaltire come un rifiuto scarti di produzione che potrebbero invece essere validamente reimpiegati in molteplici ambiti».

L’assemblea pubblica è aperta a tutti e la partecipazione è gratuita.

L’industria di fonderia rappresenta una vera e propria eccellenza del Made in Italy: sono oltre 1.000 le fonderie italiane, che realizzano componenti indispensabili per numerosi settori della meccanica, dall’automotive all’industria aerospaziale, fino alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (centrali idroelettriche e impianti eolici). Le fonderie in Italia impiegano quasi 30.000 persone e realizzano un fatturato complessivo di 7 miliardi di euro, con una forte vocazione all’export: il 69% dei ricavi deriva infatti dalle esportazioni. A livello di produzione, la fonderia italiana si posiziona al secondo posto in Europa, dietro soltanto alla Germania, e al nono posto nel mondo.