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Prezzi alla produzione ancora in crescita, le fonderie: «I costi energetici sono sempre più insostenibili per le imprese»
energia
02/09/2024

Il terzo rialzo consecutivo è ancora spinto dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica: le imprese italiane restano svantaggiate nei confronti dei competitor europei

Milano, 2 settembre 2024 – Secondo i dati Istat diffusi oggi, a luglio 2024 i prezzi alla produzione dell'industria sono cresciuti in termini congiunturali dell’1,3% rispetto a giugno: si tratta del terzo rialzo consecutivo, dovuto principalmente all’aumento del costo dell’energia elettrica.

«Nel silenzio quasi generale – sottolinea Fabio Zanardi, presidente di Assofond, l’associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane – i costi produttivi per le imprese italiane stanno ricominciando a crescere, ancora una volta a causa dei prezzi energetici. Questo ha un forte impatto sulla competitività delle aziende energivore come le fonderie, che devono confrontarsi con concorrenti che pagano l’elettricità molto meno di noi».

Il prezzo dell’energia elettrica sul mercato spot è in crescita in tutta Europa, spinto dall’ondata di caldo estiva, ma il delta fra l’Italia da un lato e Germania, Francia e Spagna dall’altro resta elevatissimo: il PUN di luglio è stato pari a 112,32 €/MWh, contro i 67,70 €/MWh della Germania (+66%), i 72,31 €/MWh della Spagna (+55%) e i 47,03 €/MWh della Francia (+139%). Ad agosto, peraltro, il PUN è arrivato a toccare quota 128,44 €/MWh, il dato più alto da ottobre 2023.

«La differenza di costo tra quello che oggi paghiamo per l’energia elettrica rispetto alle nostre concorrenti francesi, spagnole e tedesche è ormai insostenibile», prosegue Zanardi. «Il divario solo in parte dipende dai fondamentali di generazione: gli interventi di sostegno agli energivori di cui beneficiano i nostri competitor fanno davvero la differenza in questo momento. La recente approvazione dell’electricity release è una buona notizia, ma deve essere solo il primo passo verso l’introduzione di un più ampio sistema di supporto alle aziende energivore di cui non possiamo più fare a meno, se non altro in attesa della vera soluzione di questo problema: la nascita di un prezzo unico europeo dell’energia, unico modo per evitare asimmetrie che in questo momento minano alla base le fondamenta del mercato unico».