Back Flessibilità e revenue stacking: le chiavi per il futuro del mercato energetico italiano

Flessibilità e revenue stacking: le chiavi per il futuro del mercato energetico italiano
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1/10/2025

Negli ultimi anni, il settore energetico italiano sta attraversando una profonda trasformazione caratterizzata, da un lato, dalla crescente adozione di impianti a Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) e, dallaltro, dalla dismissione di impianti convenzionali in grado di fornire i servizi di regolazione necessari ad assicurare l’esercizio in sicurezza del sistema.

L’incremento delle rinnovabili comporta, però, una maggiore instabilità e condizioni di forte criticità per la sicurezza del sistema elettrico che già oggi, tra le altre cose, impatta sul mercato elettrico portando a prezzi nulli nelle ore centrali della giornata e aumenti significativi nelle ore serali: si è passati da valori di spread medio giornaliero PUN di 37,11 €/MWh nel periodo 2013-2019 a valori di 76 €/MWh nel biennio 2023-2024, con spread di oltre 160 €/MWh nel 2022.

Per garantire l'adeguatezza del sistema elettrico e far sì che la produzione, e soprattutto la domanda, si adattino alle necessità della rete, è stato avviato un processo di progressiva apertura del mercato dei servizi ancillari a nuove tipologie di risorse, inclusi sistemi di accumulo, domanda e generazione distribuita, attraverso la recentissima revisione del Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE). Inoltre, sono stati avviati nuovi progetti pilota sulla flessibilità locale per le reti BT e MT (bassa e media tensione) in numerose province italiane (Arezzo, Bari, Cagliari, Cuneo, Fermo, Macerata, Milano, Padova, Reggio Emilia, Roma).

In questo contesto instabile, è necessario disporre di tecnologie e soluzioni che permettano sistematicamente di accumulare e gestire l’energia rinnovabile per renderla disponibile quando la produzione scarseggia, proprio come i sistemi di accumulo elettrochimico (BESS).

La necessità di sfruttare il revenue stacking e il ruolo degli Energy Management System

Il revenue stacking è la capacità di creare valore economico partecipando simultaneamente a diversi mercati e offrendo molteplici servizi. Nel contesto energetico attuale, questo valore, ottenibile utilizzando asset flessibili come i BESS, aumenta esponenzialmente.

Grazie allo storage elettrico è infatti possibile sfruttare varie opportunità di business, tra cui:

  • Aumento autoconsumo: consente di ridurre il prelievo da rete e i relativi costi energetici, incrementando l’utilizzo dell’energia prodotta in loco. L’energia autoprodotta in eccesso viene infatti accumulata nella batteria per poi essere consumata quando la produzione in loco non è sufficiente a coprire il fabbisogno elettrico del sito.  
  • Peak Shaving: permette di ridurre i picchi di prelievo mensili, massimizzando i risparmi della quota potenza in bolletta. Un sistema di accumulo, opportunamente gestito, interviene scaricando energia nei momenti di massimo prelievo.
  • Load Shifting: permette di “spostare” il prelievo elettrico dalle ore caratterizzate da un prezzo di acquisto più elevato verso quelle in cui il prezzo è inferiore, riducendo così la spesa energetica.
  • Mercati locali della flessibilità: consentono la fornitura di servizi di regolazione della potenza attiva su richiesta del distributore con vantaggi economici mediamente pari a 200 €/kW per 200 ore di disponibilità.
  • Servizi per il bilanciamento e il ridispacciamento: si tratta di servizi di regolazione della frequenza tramite la partecipazione al Mercato del Bilanciamento e del Ridispacciamento (MBR). Consistono nel mettere a disposizione di Terna una riserva di potenza attiva a salire e/o a scendere, da attivare in maniera automatica o su ordine.
  • Interrompibilità elettrica: servizio di natura emergenziale remunerato fino a 126,000 k€/MW/anno in Sicilia e Sardegna fino a 105,000 k€/MW/anno nel resto d’Italia. Storicamente l’interrompibilità è sempre stata fornita dai carichi, ma dal 2024 Terna ha proposto l’apertura di un contingente aggiuntivo per un ‘‘prodotto a durata limitata’’ a cui possono partecipare i sistemi di accumulo. I siti che già partecipano all’interrompibilità tradizionale (“senza limiti di durata”) non possono però partecipare anche a quella a durata limitata.

In questo contesto, è evidente la necessità di dotarsi di un sistema capace di coordinare in modo integrato e intelligente gli asset energetici, dalle batterie alle altre risorse, offrendo ai consumatori una flessibilità senza precedenti nell'uso dell'energia. Gli Energy Management System (EMS) nascono proprio con questo scopo e, nonostante la loro diffusione sia ancora limitata, dal 2020 il mercato di questi software è esploso, consolidandosi ulteriormente grazie alla recente crisi energetica.

Investire in una piattaforma EMS porta con sé vantaggi tangibili per tutti gli attori coinvolti: risparmi economici, una fornitura energetica più sicura, maggiore sostenibilità e una gestione agile delle risorse. In uno scenario energetico in rapida evoluzione, questi sistemi diventano strumenti essenziali, pronti a rispondere alle sfide della crescente integrazione delle fonti rinnovabili, della necessità di ottimizzare la domanda e della resilienza della rete.

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Iacopo Bottelli | Sales Manager - Energy Management & Digital Energy Services 
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