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L'analisi: l'economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina
6/04/2022

I nuovi scenari, globali e nazionali, tracciati dal Centro Studi Confindustria

Il conflitto esploso in Ucraina deteriora il già difficile scenario economico per l’Europa e per l’Italia. Il nuovo “Rapporto di previsione” del Centro Studi Confindustria, insieme all’indagine sull’“Economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina”, sottolineano quanto sia difficile prevedere la dinamica dell’economia globale, poiché le diverse variabili chiave sono in continua evoluzione.

I canali di impatto sono molteplici: il freno alle esportazioni verso i paesi coinvolti (e non solo), le difficoltà di approvvigionamento per l’industria, l’incertezza e la volatilità sui mercati finanziari, ma soprattutto i picchi storici dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime.

A sostegno di un buon andamento del PIL italiano nel 2022 giocano alcuni fattori: il progressivo affievolimento dell’impatto economico della pandemia, lo stimolo proveniente dal PNRR e anche, meccanicamente, l’eredità del forte rimbalzo messo a segno nel 2021.

Quanto profondamente il conflitto frenerà la crescita dell’economia italiana? Può avere effetti dirompenti sul tessuto produttivo italiano? Quanto è importante, ai fini degli impatti economici, la sua durata?

A questo link è disponibile il “Rapporto di previsione”, mentre in allegato l’indagine su "L’economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina”.