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Istat: si indebolisce la domanda nel primo semestre 2023
clima economico
5/04/2023

Presentato il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 

Caro-energia, beni intermedi e carenza di personale portano le imprese a temere un possibile indebolimento della domanda. Lo si legge nel “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi” dell’Istat e giunto alla sua 11esima edizione. "L'adeguatezza della propria capacità produttiva, il grado di utilizzo degli impianti e le condizioni di accesso al credito forniscono indicazioni compatibili con una fase di potenziale indebolimento della domanda", si osserva appunto nel documento. Per la manifattura, le criticità sono legate soprattutto ai rincari energetici e all'aumento dei prezzi dei beni intermedi. Gli stessi problemi sono avvertiti nella farmaceutica, nella stampa e in diversi settori tipici del modello di specializzazione italiano: alimentari, bevande, pelli, apparecchi elettrici.

Nel corso del 2022 inoltre, l'andamento in valore del fatturato dell'industria in senso stretto ha decelerato rispetto all'anno precedente (+16,9%, contro il +22,6% del 2021). Anche in questo caso, a incidere maggiormente sono stati i listini energetici. I ricercatori Istat parlano comunque di grande resilienza delle imprese italiane, che hanno affrontato una crisi letteralmente senza precedenti.

"Sono peggiorate le attese circa l'accesso al credito - dice ancora il Rapporto - le prospettive cicliche, gli ordinativi, l'occupazione, le quantità esportate, la liquidità; si sono diffuse aspettative di incremento dei prezzi di vendita. Per il primo semestre 2023, nella manifattura emergono diffuse preoccupazioni per le conseguenze dei rincari energetici (70,3% delle imprese, con picchi di circa il 90% nei comparti di coke e mezzi di trasporto) e per l'aumento dei prezzi dei beni intermedi (59,5%, con massimi intorno all'80% per farmaceutica e stampa). Ci sono invece meno accentuati i timori per interruzioni nelle catene di fornitura (28,7%, ma con quote superiori al 40% coke, elettronica e macchinari, e superiori al 75% per altri mezzi di trasporto) e per le difficoltà di vendita sul mercato italiano (26,7%, ma supera il 40% per bevande, carta, chimica, mobili).
 

A questo LINK, è disponibile la versione integrale del Rapporto.