Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria

Dopo un anno pessimo sul fronte dei costi, con il sistema produttivo italiano e le imprese che nonostante tutto hanno retto il colpo, il Centro Studi Confindustria prevede una "crescita modesta" del Pil a +0,4% per il 2023. Nel nuovo rapporto di previsione, si mettono a punto le stime primaverili dellʼeconomia, puntando lʼattenzione sulla "preoccupazione" per il rialzo dei tassi deciso dalla Bce come risposta allʼinflazione. Nel documento, intitolato "L’economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta", emerge che la stima segna un netto rallentamento rispetto alla media del 2022. Ma è più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa, quando si prevedeva una variazione annua nulla dell'economia italiana. Nel 2024, invece, grazie al rientro dell’inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto internazionale, si registrerà una dinamica migliore anche in Italia (+1,2% annuo).

A questo LINK, la versione integrale del rapporto.