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Automotive italiana: l’incertezza dell’intera filiera
14/04/2021

I dati Anfia su produzione e mercato dell’auto. la ripresa attesa con il Pnrr

In un contesto di produzione industriale palesemente in affanno, il settore dell’auto si conferma la cartina tornasole di ecosistema italiano che paga, per le sue debolezze strutturali, un prezzo più salato, rispetto ai suoi partner europei, i costi della crisi legata alla pandemia.
Secondo i dati dell’Istat, a febbraio, si stima che l’indice della produzione industriale aumenti dello 0,2% rispetto a gennaio, mentre che diminuisca del 0,6% sull’anno precedente.
Nello specifico, la produzione dell’industria automotive italiana – dati Anfia alla mano – registra nel suo insieme una flessione tendenziale dell’8,8%, mentre chiude il primo bimestre del 2021 a -3,1%.

Non è altrettanto coerente il mercato dell’auto. A marzo scorso infatti, quindi su una base temporale comunque differente, il volume delle vendite di autovetture è apparso sei volte maggiore rispetto a quello di marzo 2020. Periodo, però, in cui era in corso il lockdown totale. Tant’è che se si confronta marzo appena concluso con quello del 2019, si osserva un calo del 12,6%.

Come fa notare l’Associazione della filiera automobilistica, manca poco alla consegna al Parlamento europeo della proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevista entro il 30 aprile. Sul comparto è necessario fare un ragionamento di sistema, in grado di mettere sul tavolo temi innovativi e prioritari – dalla mobility revolution alla transizione ecologica – ma anche strategici per l’assetto del sistema produttivo nazionale, per esempio occupazione e solidità finanziaria delle singole imprese.

I focus su produzione e mercato sono disponibili per il download dai link di seguito.